ARTE | Roma
Le Scuderie del Quirinale ospitano una mostra dedicata a Frida Kahlo, artista messicana.
Prima retrospettiva in Italia, in esposizione circa 130 opere tra dipinti e disegni provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private in Messico, Stati Uniti, Europa.
Presenti oltre quaranta ritratti e autoritratti, tra cui il celeberrimo Autoritratto con collana di spine del ’40, mai esposto in Italia (immagine della mostra), e una selezione di disegni, tra cui lo schizzo a matita Il letto volante del ’32, il famoso corsetto in gesso che teneva Frida prigioniera subito dopo l’incidente.
Poi alcuni eccezionali ritratti fotografici dell’artista, tra cui quello di New York, 1939, diventato poi una famosa copertina della rivista Vogue.
I suoi dipinti non sono soltanto lo specchio della sua vicenda biografica, segnata dalle ingiurie fisiche e psichiche subite nel terribile incidente in autobus, che si schiantò contro un muro, in cui fu coinvolta all’età di 17 anni, ma anche l’interpretazione della cultura popolare messicana.
Era il 17 settembre 1925, poco prima che Frida compisse 18 anni. Le conseguenze dell’incidente furono gravissime: la colonna vertebrale si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore, le costole, la gamba sinistra ebbe 11 fratture, il piede sinistro slogato e schiacciato, lussazione alla spalla sinistra e l’osso pelvico spezzato in tre. Oltre a sottoporsi a 32 interventi chirurgici, fu costretta ad anni di riposo nel letto di casa, col busto ingessato. Questa situazione la spinse a leggere libri sul movimento comunista e a dipingere. Il suo primo soggetto fu un autoritratto che donò al ragazzo di cui era innamorata. Da ciò la scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori. Inizia così la serie di autoritratti.
A influenzare le opere di Frida Kahlo contribuirono anche gli eventi politici e culturali e le enormi trasformazioni dell’epoca che portarono alla Rivoluzione messicana. Frida cercò di reinterpretare nei suoi dipinti il passato indigeno del suo paese e le tradizioni della cultura popolare messicana attraverso un immaginario composto soprattutto di colori.
Frida Kahlo è espressione dell’avanguardia artistica e culturale della sua epoca e attraverso la sua opera si possono comprendere i movimenti culturali internazionali che attraversarono il Messico in quel tempo: dal Pauperismo rivoluzionario all’Estridentismo, dal Surrealismo a quello che decenni più tardi prese il nome di Realismo magico.
La rassegna è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con MondoMostre, e curata da Helga Prignitz-Poda.
Fino al 31 agosto 2014.