di Liliana Scaffa.
NEPI – Dopo mesi di incomprensioni, voci e chiacchiere sulla vicenda, finalmente la questione legata all’istituto paritario delle Suore Dorotee è giunta ad una svolta.
Da quanto si legge in un comunicato del Comune di Nepi infatti, si chiarisce come “accertata l’impossibilità sia per motivi burocratici sia per indisponibilità dell’ordine delle Suore Dorotee, al proseguimento della scuola materna paritaria da trasferire ad un’iniziativa privata mantenendo la qualifica di paritaria, è stato deciso di mettere a disposizione della scuola materna statale di Nepi (Istituto Stradella) lo stabile comunale per una sede distaccata della stessa”.
Insomma, finalmente tutti i timori di veder assegnato lo storico istituto in mani di cooperative costituite ad hoc,o comunque a soggetti terzi sconosciuti alla collettività, l’amministrazione ha deciso di assegnare la struttura all’istituto Stradella. Una mossa che finalmente consentirà alla scuola materna di Nepi, di coprire quasi del tutto le esigenze delle famiglie.
Già da diversi anni infatti, lo Stradella non era in grado di ospitare tutte le richieste di iscrizione dei bambini. Solo lo scorso anno, erano rimasti fuori decine di bambini che avevano fatto domanda, questo nonostante avessero tutti i requisiti di età per accedere alla frequenza scolastica.
Per questo negli ultimi mesi, quando la notizia della chiusura delle Dorotee si era fatta sempre più concreta, tra le famiglie era scattato il timore di non sapere dove collocare i propri bimbi, vista la scarsità di strutture private atte ad ospitare i ben settantacinque bambini che fino ad oggi frequentavano la scuola paritaria.
Le nuove aule per la materna si riveleranno dunque una vera e propria soluzione concreta per le famiglie, e soprattutto un risparmio. Ad oggi erano molti i genitori costretti a pagare una retta mensile fissa, seppur contenuta, per mandare i propri figli in strutture private alternative alla scuola materna statale.
A tal proposito, nel comunicato del Comune si legge ancora come “fermo restando che qualunque associazione, nel rispetto della legge, può aprire autonomamente una scuola privata a cui le famiglie che lo desiderano possono rivolgersi, i genitori che intendono iscrivere i loro bambini alla scuola materna statale debbono fare l’iscrizione entro il 28 febbraio. Il Comune con accordi intrapresi con la dirigente scolastica e come prevede la legge, chiederà, una volta accertato il numero delle iscrizioni, un conseguente aumento delle sezioni della materna statale, mettendo a disposizione i locali. In tal modo tutte le famiglie vengono messe nella medesima possibilità di iscrivere i loro bambini sia alla scuola materna statale con risparmi economici, sia ad una privata, qualora nel frattempo costituita, e per la quale non c’è l’obbligo perentorio per l’iscrizione entro il 28 febbraio”.
A questo punto però, non resta che sperare che tutta la pratica burocratica sia accettata dal Ministero dell’Istruzione entro l’inizio del prossimo anno scolastico. I tempi tecnici infatti, potrebbero rivelarsi più lunghi del previsto. E a quel punto forse, il Comune potrebbe decidere di assegnare “temporaneamente” l’istituto a qualche privato.
Ma questa è tutt’altra storia.