TEATRO DELL’OROLOGIO, SALA MORETTI, via de’ Filippini 17/A.
22 Maggio, ore 21,30.
NOTTE SEGRETA
testo e regia di Francesco Randazzo
con Emanuela Trovato e Rossana Veracierta
scena e costumi di Chiara Martinelli
musiche a cura di Samuel Luv
produzione Compagnia “La bottega del pane”
In una notte di veglia due innocenti e irresistibili novizie si domandano il perché del loro destino. Uno spettacolo sorridente, commovente, sognante .
Lo spettacolo riprende, rinnovandolo, un precedente allestimento che ha già avuto numerosi e felici riscontri da pubblico e critica. Il testo è stato anche tradotto e rappresentato con successo all’estero (Spagna e Canada). In Italia è pubblicato da Bulzoni Editore.
In un convento della Sicilia, nei tempi lontani “dei Viceré venuti dalle Spagne”, due giovani suore, si ritrovano a passare insieme una notte di veglia e penitenza accanto ai corpi in fase di imbalsamazione di due vecchie monache morte in odore di santità. Era una pratica penitenziale in uso a quei tempi…
Assunta e Conforto, due giovani donne chiuse lì dentro, al buio, o peggio al riverbero di luci che entravano dalle feritoie o da flebili torce e lumi. Con le ombre spaventose e tremolanti. E le morte a fare compagnia. Sono in convento per obbligo più che per scelta. Insieme, a subire quella penitenza angosciosa. Che pregano, certo, ma poi? Una notte è lunga. Troppo lunga. Può sembrare e diventare eterna lì dentro.
Vogliono e sognano, inventandosi fantastiche storie, la Vita non la Morte. Sono curiose, sono monelle, sono delle Sante involontarie, come tante ce ne sono state. Allegre per disperazione, fantasiosamente temerarie, col coraggio dell’incoscienza e della leggerezza ma anche con la paura, con l’ansia di capire perché quel destino: una domanda che con le loro risate, attraversa i secoli e arriva fino a noi. Con un sorriso e un brivido leggero.
DALLA RASSEGNA STAMPA
“Si può parlare con sincerità di un piccolo capolavoro armoniosamente recitato.”
Mario Verdone (Corriere di Siena)
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“Notte segreta, di cui è autore e regista Francesco Randazzo, scrittore causidico, portavoce di coscienze misteriose, profane. L’esperienza è singolare… Lodevole è la partecipazione scenica delle novizie gaie e sinistre che si lambiscono o si lasciano andare a madrigali, a reviviscenze, a leggende vescovili e a inquietanti prologhi di vita larvale.”
Rodolfo Di Giammarco (La Repubblica)
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“Le novizie di Randazzo tra Bufalino e Testori.” Fra preghiere, trasalimenti, spaventi e scoppi d’ilarità e ironia… All’autore e regista Francesco Randazzo, va riconosciuta, anzitutto, una costruzione del dialogo di autentica resa teatrale. Spettacolo coraggioso, con attrici affiatate e convincenti in parti poco frequentate sulle scene.”
Giorgio Taffon (Primafila)
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Con Notte Segreta, il siracusano Randazzo conferma la fama di drammaturgo che racconta la Sicilia.
CENTONOVE
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Risatelle e risatone clamorose, del pubblico specialmente giovanile hanno salutato nel week end la “Notte segreta” che Francesco Randazzo, come auto-re e regista, ha proposto alla sala Musco, ospite del Teatro Stabile.
Hanno cercato di contrastare con il risus che abundat sugli schermi, la meditatio mortis che l’Autore ha proposto sulle pratiche religiose imposte alle novizie dalla severa prassi secentesca, storicamente indagata e acutamente indicata alla riflessione attuale.
Perché la severa disciplina monacale è stata effettivamente contrastata dalla fresca e appassionata in- terpretazione delle due attrici uniche (Emanuela Trovato e Rossana Veracierta) che hanno raffigurato la fuga ideale dal chiostro: attraverso la voglia di vivere, il calore degli affetti, il volo della immaginazione.
Un dramma intenso, stemperato in un dialogo punteggiato da quelle fughe immaginarie e dalle scoperte reali della libertà.
Sergio Sciacca (La Sicilia)
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Testo di notevole interesse che propone profonde riflessioni sul tema del destino, naturale o forzato, con cui ognuno ad un certo punto della propria vita sente il bisogno di confrontarsi.
Lo spettacolo è fulminante, immediato e sognante e riscuote i consensi del pubblico grazie all’intelligente regia dello stesso autore ed all’interpretazione di grande pregio e molto sentita delle due attrici, Emanuele Trovato e Rossana Veracierta, entrambe molto convincenti ed affiatate nei panni delle due novizie.
Maurizio Giordano (Dramma.it)