In seguito alle proteste garbate di un musicista, Michele Spellucci, proteste espresse attraverso una lettera aperta pubblicata su Facebook e rilanciata da molti blog e divenuta presto virale, il bando improbabile che chiedeva agli artisti di lavorare gratis, oltre a caricarsi di tutte le spese a norma di legge per gli oneri sociali e le assicurazioni, è stato rimosso dal sito del Ministero.
Il Ministro e il Musicista, così potremmo titolare questa storia di ordinaria follia burocratica italiana.
A più riprese, su questo blog, abbiamo affrontato l’argomento.
Si è trattato molto verosimilmente dell’iniziativa di un funzionario del MIBACT piuttosto “creativo”, che non ha minimamente pensato all’assurdità delle conseguenze del bando che andava a promuovere. Il bando originale era stato pubblicato sul sito del Ministero a questo indirizzo, dove al momento non è più reperibile: [http://www.valorizzazione.beniculturali.it/it/notizie-sp-428210175/647-avviso-pubblico-proposte-notti-al-museo.html], mentre è ancora possibile scaricare il pdf con la lista dei musei aderenti (Lista-NotteAlMuseo).
Provocatoriamente, su questo blog è stata rilanciata l’idea di chiedere a medici, avvocati e burocrati, di lavorare gratis per i rispettivi Ministeri, al fine meritevole di risollevare le sorti del sistema Italia.
Ad oggi, nonostante l’impossibilità di scaricare il bando in questione dal sito del Ministero, come da immagini che seguono, parrebbe invece essere ancora attivo. Se così fosse, la beffa sarebbe peggiore del danno.
Per maggiori informazioni contattare i numeri telefonici del Ministero: 0667234930.2995.
Di seguito i link a ritroso:
Seguono le immagini del bando ritirato dal sito web del Ministero e gli articoli correlati.
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