a cura di Federico Caramadre Ronconi Arte

Immagina Nepi e il suo territorio raccontati dai lavori fotografici di Alfio Ripanelli


di Federico Caramadre Ronconi


I lavori sono realizzati con la macchina fotografica. Non solo.

Alfio esce a piedi, consuma chilometri di territorio alla caccia dello scatto giusto. Il suo sguardo si ferma sulle rovine antiche, tra le forre, sui tetti del centro storico del paese che descrive, il suo paese, osservato con amore tra i vicoli e sui ponti. La natura, contaminata dalla storia, fa delle immagini di Alfio il suo racconto visivo, messo in scena tra i toni caldi del tufo e i porpora delle tegole, o gli ambra dei campi di grano ingioioellati dai rosso carminio dei papaveri al sole.

a cura di Federico Caramadre Ronconi

Nepi e il suo territorio raccontati dai lavori fotografici di Alfio Ripanelli

a cura di Federico Caramadre Ronconi

Nepi e il suo territorio raccontati dai lavori fotografici di Alfio Ripanelli

Il resto del lavoro è ultimato dall’autore davanti al computer ed equivale al tempo impegnato dietro i suoi scatti, a passeggio tra gli anditi dispersi del territorio. Lì, in ore solitarie di fronte a un monitor, si svolge il compito attento dell’artigiano. Sì, perché si può mantenere viva tutta la creatività artigianale anche lavorando con i nuovi mezzi tecnologici e multimediali. Ecco allora che la scelta dello scatto giusto, la manipolazione con diversi programmi informatici, le scale cromatiche e gli effetti rubati alle ore di sonno, si sovrappongono al lavoro fatto dai piedi tra le forre. Così, Nepi e il suo territorio sono prima catturati dall’obiettivo fotografico, poi trasformati dalle ore di lavoro certosino davanti al computer. Ore e ore di manipolazione grafica per ottenere i risultati che vediamo, ammirati in queste stampe di piccolo e medio formato: scatti digitali proposti su pannelli di forex che del territorio di Nepi ci regalano intatta tutta la meraviglia del viaggiatore che si trova per la prima volta davanti ai panorami agresti, un po’ come capitava per i viaggiatori di fine ‘800. E di quel periodo i lavori di Alfio conservano intatta tutta l’allure pittorica: talvolta sembra di essere davanti a un paesaggio dei macchiaioli, tal altra pare di vedere immagini pre-impressioniste. Nulla di tutto questo: nessun pennello, niente colori della tavolozza acrilica o del più nobile pigmento a olio; piuttosto si tratta di effetti ben calibrati al computer, che della pittura evocano il gusto, il sentimento e le paste cromatiche.

a cura di Federico Caramadre Ronconi

Nepi e il suo territorio raccontati dai lavori fotografici di Alfio Ripanelli

Il risultato è questo: immagini evocative, dai toni caldi, residuo di un’umanità che non è mai presente, se non con la testimonianza delle sue architetture e dei suoi campi lavorati. A parlare in questi scorci sono le case antiche, i panorami agresti, i corsi d’acqua, i resti storici o le rovine archeologiche. È tutto descritto dallo sguardo affascinato e attento di un amante del suo territorio, lo sguardo di chi, cioè, riesce a vedere ancora con stupore il mondo che lo circonda e che da sempre conosce e che, con la stessa meraviglia, lo regala in questa mostra dove è possibile vedere, con occhi nuovi, architetture e panorami antichi.


 

In mostra presso lo studio d’arte Atelier Hermes, corso Giacomo Matteotti 18, Nepi (Vt).
Inaugurazione sabato 16 gennaio, ore 17.

A partire dal 17 gennaio 2016. Ingresso libero.

Tecnica: fine art – scatto realizzato con fotocamera Canon 7d; postproduzione digitale; stampa su forex; durata stimata della stampa: tra i 15 e 20 anni.
Formati di stampa cm. 60×40 ca.
Anno di realizzazione 2015