Turismo a Nepi Etruria

Turismo a Nepi | A che punto siamo | Cosa fare


Pasqua, via del corso, ore 10.00.
Sto andando a prendere un caffè. Piove. Penso all’acqua che penetra nel nostro bel duomo. Ogni goccia di pioggia una goccia di colore che cola via, tra muffe e salnitro.
Mentre chiudo l’ombrello davanti alla porta del bar di Cesarina, una donna con accento emiliano si chiede ad alta voce “chissà se c’è il bagno”.
“In fondo a destra”, rispondo.
Interviene un gentile signore, che dice a lei e ad altri che seguono che allora sì, lì possono fare tutti una pausa caffè.
Iniziamo a parlare. Lui è Roberto, una guida turistica di Viterbo, con patentino, autorizzazioni, organizzazione e tutto il resto. Loro un gruppo turistico di Modena.
Mi racconta che sono a Nepi per vedere quello che di bello c’è. Spiega che non vedranno catacombe, sala nobile e forte dei Borgia perché non hanno trovato le informazioni e la disponibilità necessarie. Non è polemico, è solo dispiaciuto. Dice che con il turismo si lavora eccome, ma che in tutti i paesi la musica è sempre la stessa: non c’è coordinamento, manca una informazione adeguata, spesso lui e i suoi gruppi sono vissuti più come un fastidio che come un’opportunità.
Guardo i suoi ospiti: caffè, paste e pasticcini da portar via, un vero assalto positivo al bar.
Di Nepi vedranno la “cascata”, perché “lì è tutto aperto”, mi spiega Roberto, e la deliziosa chiesa di San Biagio, “perché c’è la signora che ha le chiavi e gli aprirà quando arriveranno”. In piazza c’è la rottura dell’uovo di cioccolato della pro-loco, ma è a mezzogiorno e forse non possono aspettare, mi dice.
Gli regalo una serie di cartoline di Nepi, un po’ dispiaciuto e quasi per scusarmi e li invito ad andare al museo, che spero sia aperto.
Li saluto e penso che sì, l’idea di un centro professionale che metta in relazione domanda e offerta, che produca servizi al cittadino e alle associazioni, per i turisti e gli esercenti, dando un’opportunità in più di buona e sana occupazione, è più che mai auspicabile.
Buona Pasqua bagnata.

Interesse
Final Thoughts

Una domenica come tante. No, la domenica di Pasqua. Dai flussi turistici nuove occasioni di lavoro. Ecco cosa fare.

Overall Score 4.3

La bellezza negata

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