Funzione Intercultura a scuola
di Maria Rosaria Tummino
di Maria Rosaria Tummino
Questo documentario è il risultato, in sintesi, di un anno di lavoro da me effettuato per la Funzione Intercultura in funzione dell’Intercultura, presso l’Istituto Comprensivo Alessandro Stradella.
Ma cos’è l’Intercultura se non una vita nelle varie culture vissuta con rispetto reciproco e con partecipazione attiva alle varie forme di vita quotidiana siano esse la scuola, la casa, la strada, la chiesa?
Nella Scuola si è arrivati alla figura della funzione Intercultura dopo un lungo iter, fatto di Figure Obiettivo, Figure Strumentali, finché si è sostituita la parola “Figura” con la parola “Funzione”. In realtà si dovrebbe, però, parlare di “Figure in funzione”, perché la sempre maggiore presenza di migranti, e studenti migranti, ha fatto sorgere la necessità che la scuola cambiasse le proprie strategie, didattiche e non, in rapporto ai nuovi mondi, alle nuove storie, alle nuove tradizioni, ai nuovi saperi e ai saperi diversi che si rivolgevano ad essa.
Ma cos’è l’Intercultura se non una vita nelle varie culture vissuta con rispetto reciproco e con partecipazione attiva alle varie forme di vita quotidiana siano esse la scuola, la casa, la strada, la chiesa?
Nella Scuola si è arrivati alla figura della funzione Intercultura dopo un lungo iter, fatto di Figure Obiettivo, Figure Strumentali, finché si è sostituita la parola “Figura” con la parola “Funzione”. In realtà si dovrebbe, però, parlare di “Figure in funzione”, perché la sempre maggiore presenza di migranti, e studenti migranti, ha fatto sorgere la necessità che la scuola cambiasse le proprie strategie, didattiche e non, in rapporto ai nuovi mondi, alle nuove storie, alle nuove tradizioni, ai nuovi saperi e ai saperi diversi che si rivolgevano ad essa.
Il documentario racconta, attraverso prese dirette di varie attività ed interviste, la quotidianità di alunni e insegnanti nelle lunghe giornate scolastiche. Il discorso si amplia e si passa a parlare del vissuto dell’insegnante stessa, del suo iter scolastico, anche in ambito familiare, del suo porsi e del suo proporsi, in continuo “fieri”. Si vedono stralci di vita quotidiana all’interno della scuola. Una vita che è rappresentata da facce sorridenti di diverso colore e di diversa età, come è diversa l’età dell’insegnante nell’avvicendarsi del suo proporsi. Un proporsi che è stato vario, a seconda del susseguirsi delle varie leggi sull’immigrazione, che a volte permettevano e a volte no l’inserimento di alunni non italiani nella scuola. L’insegnante è riuscita a far da ponte fra la “Scuola italiana” e le varie culture che chiedevano di far parte della scuola stessa.
Attraverso le varie sequenze del documentario si può vedere l’evolversi positivo della mediazione culturale e si auspica che il discorso di inserimento non venga interrotto dall’obbligo del “lasciare la scuola” da parte dell’insegnante stessa.